Decreto Enti locali, proroga versamenti senza l'ufficialità in “Gazzetta”

Pubblicato il 16 giugno 2015

Il decreto sugli enti locali, che ha tenuto per alcuni mesi con il fiato sospeso i contribuenti di alcune zone d'Italia colpite da calamità naturali, per esempio l'Emilia Romagna – le cui imprese hanno risentito prima del sisma del 2012 e poi dell'alluvione di inizio 2014 – è ancora oggi fonte di non poche preoccupazioni a causa, soprattutto, della lentezza della sua pubblicazione ufficiale.

Dopo i lunghi tempi che ci sono voluti per la sua stesura definitiva, è ora l'assenza dalla “Gazzetta Ufficiale” a creare difficoltà.

Basti pensare proprio alle imprese dell'Emilia Romagna, in possesso di alcuni requisiti (fino a 5 dipendenti e fatturato non superiore alla soglia di 80mila euro nel 2014), che secondo la bozza del decreto dovrebbero essere esenti, nel 2015 e nel 2016, dall’imposta sui redditi e dall’Irap (fino a determinate soglie) e, inoltre, non dovrebbero pagare neanche le imposte municipali proprie (oltre all’Imu forse si fa riferimento anche alla Tasi).

Ma, il problema riguarda ora proprio queste ultime imposte, dato che il giorno previsto per la scadenza dell'acconto 2015 è arrivato. Dunque, le imprese interessate per non incorrere in irregolarità – non avendo avuto conferme ufficiali dalla pubblicazione del decreto – sono tenute ad effettuare i versamenti con puntualità e, poi, attendere eventualmente il rimborso di quanto versato e non dovuto, se nella versione ultima del decreto, che verrà ufficializzata, verranno confermati i contenuti della bozza.

Acconto Imu e Tasi e ravvedimento

Il 16 giugno 2015 è l'ultimo giorno per pagare l'acconto Imu e Tasi: i contribuenti interessati devono versare, dunque, il 50% di quanto pagato nel 2014. Coloro che non rispettano la scadenza fissata possono sanare la violazione commessa attraverso il ravvedimento veloce, che consente di versare una mini-sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo, oltre all'imposta dovuta e agli interessi legali al saggio dell'0,5%, purché il pagamento avvenga entro 15 giorni dalla scadenza, ossia entro il 1° luglio 2015.

Grazie alle novità della legge di Stabilità 2015, da quest’anno, i contribuenti, oltre al ravvedimento veloce e a quello breve, possono contare anche sulla nuova possibilità di ravvedersi entro 90 giorni dalla scadenza. Sarà, quindi, possibile regolarizzare gli errori nei pagamenti in scadenza oggi fino al 14 settembre 2015.

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