Il decreto Dignità è legge. Tra split payment, iperammortamento e spesometro

Pubblicato il 08 agosto 2018

155 favorevoli, 125 contrari e un astenuto: il Senato approva.

Il Ddl di conversione del DL 87/2018 (decreto dignità) passa l'esame del Senato, con la fiducia sul testo modificato dalla Camera, ed è legge.

Le principali misure fiscali confermate

Split payment. È decretato lo stop dello split payment per i professionisti per le operazioni per le quali la fattura è emessa dopo il 14 luglio 2018.

Spesometro. È prorogato dal 30 novembre 2018 al 28 febbraio 2019 la scadenza per i soggetti Iva della comunicazione trimestrale dei dati delle fatture relativamente al terzo trimestre 2018.

Produttori agricoli. È esteso l’esonero dalla comunicazione dei dati delle fatture a tutti i produttori agricoli di limitate dimensioni che optano per il regime speciale (art. 34 comma 6 del DPR 633/72) riservato a chi nell’anno solare precedente ha realizzato (o, in caso di inizio attività prevedono di realizzare) un volume d’affari non superiore a 7.000 euro.

Fatture elettroniche. I soggetti obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, ex art. 1 del DLgs 127/2015, sono esonerati dall’obbligo di annotazione negli appositi registri di cui agli artt. 23 e 25 del DPR 633/72.

Cessione dei carburanti. La proroga al 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di carburanti effettuate presso impianti stradali di distribuzione confluisce nel DL 87/2018 convertito in legge. Nel contempo, è abrogato il DL 28 giugno 2018 n. 79 che aveva veicolato la norma. Restano validi gli atti e i provvedimenti già adottati, gli effetti e i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto abrogato.

Delocalizzazione. Saranno sanzionate le aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato e delocalizzano prima di 5 anni.

Iperammortamento. Si stabilisce che l’iper ammortamento – per gli investimenti effettuati dopo il 14 luglio 2018 - spetta a condizione che i beni agevolabili siano destinati a strutture produttive situate in Italia e che, se nel corso del periodo di fruizione della maggiorazione, i beni agevolati vengono ceduti a titolo oneroso o sono destinati a strutture produttive situate all’estero (anche se appartenenti alla stessa impresa, salvando il trasferimento temporaneo per cantieri aperti all'estero e gli interventi sostitutivi), si procede al recupero dell’iper ammortamento.

Credito d’imposta ricerca e sviluppo. Si restringe l'ambito oggettivo. Ad esempio, per gli acquisti derivanti da operazioni infragruppo intervenute in periodi d’imposta precedenti all’entrata in vigore del decreto-legge è esclusa dai costi ammissibili la parte di quelli già attributi all’impresa italiana per la partecipazione ai progetti di ricerca e sviluppo relativi ai beni oggetto di acquisto.

Redditometro. È abrogato il Dm 16 settembre 2015 (“Accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche, per gli anni d’imposta a decorrere dal 2011”) e si stabilisce che le sue disposizioni cessano di avere efficacia per gli anni di imposta successivi al 2015. Il Dm abrogato verrà sostituito da un nuovo decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva. Le nuove disposizioni non si applicano agli inviti dei dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento per gli anni di imposta fino al 31 dicembre 2015, non si applicano agli atti già notificati e non si rimborseranno le somme già pagate.

Compensazione cartelle - crediti nei confronti della Pa. Sussiste anche per il 2018 la possibilità di compensazione delle cartelle esattoriali - carichi affidati agli Agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2017 - per professionisti e imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione.

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