È stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n.100 del 30 aprile 2019, ed è in vigore il "decreto crescita", Dl n. 34 del 30 aprile 2019.
Salgono, per ultimi, sul carro delle misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi messe in atto dal Governo: un credito d’imposta per le Pmi che partecipano alle fiere all’estero e la riduzione del bonus cultura per i diciottenni.
Stabilita la definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali.
E sarebbe già pronto l’emendamento per la riapertura dei termini della pace fiscale da presentare durante l’iter per la conversione in legge.
Per il periodo d’imposta di entrata in vigore del decreto, alle imprese esistenti alla data del 1° gennaio 2019, è riconosciuto un credito d’imposta per le manifestazioni fieristiche di settore che si svolgono all’estero. L’attribuzione è in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.
L’agevolazione è pari al 30% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 60.000 euro.
Sono ammessi i costi sostenuti per l’affitto di spazi espositivi e per il loro allestimento, per le attività pubblicitarie, di promozione e comunicazione, connesse alla partecipazione alle fiere.
Per le modalità e l’ambito sarà emanato apposito provvedimento.
Uno dei cambiamenti più incisivi riguarda il regime forfettario.
Retroattivamente, a far data dal 1° gennaio 2019: i contribuenti che applicano il regime forfettario e si avvalgono di dipendenti e collaboratori sono sostituti d’imposta.
Pertanto, devono effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati.
Dal 1° gennaio 2020, sarà lo stesso per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che decideranno di applicare il regime forfettario dell’imposta sostitutiva del 20% (legge di Bilancio 2019).
Le ritenute relative alle somme già corrisposte saranno conteggiate a valere dalle retribuzioni del terzo mese successivo, in tre rate mensili di pari importo.
Per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, demoliscono o ricostruiscono gli immobili oppure li vendono, fino al 31 dicembre 2021 le imposte di registro, ipotecaria e catastale saranno nella misura fissa di 200 euro.
Tornano:
Tra le revisioni:
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