Il decreto-legge di ultima emanazione governativa – di cui si attende la pubblicazione in G.U. – non è rivolto solo a contrastare il macro rialzo sui prezzi di gas e energia ma ha inglobato anche altre norme tra cui la proroga delle misure sui prestiti garantiti, la nuova rivalutazione per terreni e partecipazioni e il sostegno alla filiera dell’automotive.
Portate fino a giugno 2022 le garanzie sui prestiti con una norma che le connette al caro energia: infatti, viene previsto che chiunque abbia esigenze di liquidità legate al caro energia possa accedere alle garanzie della Sace o a quelle del fondo di garanzia per le Pmi.
Novità: diversamente che la legge di bilancio 2022, per cui dal primo aprile 2022 era introdotta una commissione, la disposizione del decreto Bollette cancella la debenza di tale “tassa” fino alla fine di giugno.
Come si può notare, la novella non chiama in causa solo il comparto imprenditoriale ma è allargata a tutti i soggetti con problemi di caro energia.
Dall’altra parte, però, non viene fatto cenno alle moratorie, per cui devono intendersi non prorogate. Ciò mette le imprese nella condizione di dover pagare le rate previste.
Sul punto, all’inizio del 2022 Abi aveva chiesto al governo di riconfermare le misure per i debiti delle imprese dato il persistere della pandemia che non consente di ritenere riattivato il circolo economico.
Il provvedimento del Governo deciso nella riunione del 18 febbraio 2022 rimette in campo la rivalutazione dei valori dei terreni e delle partecipazioni. Anche qui si rileva un dato diverso dalle precedenti rivalutazioni: l'aliquota dell'imposta sostitutiva passa dall'11% al 14%.
Dunque, anche per l’anno 2022, le persone fisiche, le società semplici, gli enti non commerciali e gli enti non residenti hanno la possibilità di rivalutare il costo o il valore di acquisto delle partecipazioni non quotate e dei terreni posseduti alla data del 1° gennaio 2022 (al di fuori del regime di impresa), affrancando in tutto o in parte le plusvalenze conseguite, ex art. 67, co. 1, lett. a) e c-bis), del TUIR, qualora i terreni o le partecipazioni vengano cedute a titolo oneroso.
Il regime della rivalutazione stabilisce che entro il 15 giugno 2022:
Nel suddetto decreto legge è stato istituito un Fondo unico pluriennale a sostegno del settore dell’automotive, con una dotazione di 1 miliardo di euro l’anno fino al 2030.
Saranno più decreti attuativi ad indicare la ripartizione delle risorse fra incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti e misure per favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e la riqualificazione dell’industria.
Sembra dalle parole del Ministro Giorgetti che saranno incentivate non solo le auto elettriche ma anche i modelli ibridi “plug-in”. In ogni caso è necessario attendere i contenuti dei decreti attuativi.
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