E' approdata nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16 dicembre 2024, la Legge n. 191 del 13 dicembre 2024, di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge "ambiente", recante disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell'economia circolare, l'attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico.
In Gazzetta anche il testo coordinato del Decreto legge n. 153/2024.
Il Dl, si rammenta, reca disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell'economia circolare, l'attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico.
L’obiettivo è bilanciare la protezione dell'ambiente con la necessità di accelerare gli interventi per la salvaguardia del territorio, in linea con gli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima).
Durante l'iter di conversione, il provvedimento è stato anche stato oggetto di alcune modifiche, riguardanti i valori limite di ammissibilità dei rifiuti da collocare in discarica e alcune disposizioni relative agli investimenti nell'ambito del Piano Mattei.
Il testo, che originariamente prevedeva 12 articoli, si compone ora di 14 articoli.
Le principali misure del decreto includono:
In sede di esame referente, è stato introdotto il nuovo articolo 5-bis, che posticipa i termini di applicazione di alcune deroghe previste dal Decreto Legislativo n. 36/2003 (Attuazione della direttiva relativa alle discariche di rifiuti), in materia di conferimento dei rifiuti in discarica.
Inoltre, l'articolo stabilisce la decorrenza dell'efficacia di tali differimenti e disciplina le modalità con cui i titolari degli impianti di discarica interessati possono richiedere l'adeguamento delle autorizzazioni esistenti.
Ulteriore novità è contenuta nel nuovo art. 10-bis, finalizzato a rafforzare gli investimenti del Piano Mattei nei Paesi africani con l'obiettivo di coniugare le esigenze di sicurezza energetica con quelle della tutela ambientale, mediante lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e la riduzione delle emissioni di gas serra.
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