Il Ddl sul lavoro autonomo è al vaglio della Commissione lavoro del Senato. In quella sede non è mancata occasione per proporre modifiche migliorative al testo del provvedimento.
In particolare, le maggiori indicazioni di modifica del Jobs act autonomi sono pervenute da Confprofessioni, che nello specifico ha proposto:
- la deducibilità dei contributi versati per l'assistenza sanitaria integrativa;
- l'estensione del contratto di rete ai liberi professionisti;
- l'apertura alle società di capitale tra professionisti;
- l'integrazione negli oneri sostenuti dai lavoratori autonomi per la formazione anche delle spese di viaggio e di trasporto per gli eventi formativi.
Secondo il presidente Gaetano Stella “L'obiettivo è quello di perseguire l'universalità delle tutele dei lavoratori autonomi e, al tempo stesso, fornire strumenti idonei in grado di stimolare la competitività del settore professionale”.
Nel comunicato stampa diffuso il 22 giugno, si legge che nella proposta di Confprofessioni vi è anche la volontà di introdurre una soglia di deducibilità, nel limite di 250 euro, per i contributi versati volontariamente dai lavoratori autonomi per le forme di assistenza sanitaria integrativa gestite dalla bilateralità di settore.
Per quanto riguarda la competitività, Confprofessioni mira ad estendere ai liberi professionisti il contratto di rete finora riservato alle sole imprese, sottolineando che l'esercizio professionale svolto attraverso questa tipologia contrattuale deve prevedere un profilo fiscale e contributivo aderente alla realtà professionale.
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