Mercoledì 31 ottobre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha posto la sua firma al Ddl di bilancio 2019. Il testo è stato quindi presentato alla Camera dei deputati: ha inizio ufficialmente l’iter parlamentare che deve condurre all’approvazione della Manovra 2019.
Confermato, nel testo presentato, un peggioramento del saldo tendenziale del bilancio dello Stato di circa 28 miliardi nel 2019, 26,3 miliardi nel 2020 e 30 miliardi nel 2021. Il discorso non piace alla Ue che ha esplicitato la propria contrarietà in una lettera inviata all’Italia e a cui il governo Conte deve dare risposta entro il 13 novembre.
Ma vediamo le ultime novità presenti nella manovra.
In arrivo la mini Ires: si tratta di una riduzione di 9 punti percentuali (Ires al 15%) per chi investe gli utili per acquisire beni materiali strumentali e per incrementare l'occupazione. A beneficiarne sono società di capitali, società di persone e imprenditori individuali (incerta l’applicazione per i professionisti). L’agevolazione sarà in campo dal 2020 in quanto la decorrenza parte dal 2019. Il personale neoassunto dovrà essere impiegato in prevalenza in strutture produttive nel territorio dello Stato. In base al testo del Ddl la misura è già attiva: a partire dal 1° ottobre 2018, ogni lavoratore dipendente assunto costituisce incremento della base occupazionale rispetto al 30 settembre scorso.
Assunzione di giovani laureati con 110 e lode o giovani dottorati: previsto un anno di esonero dal versamento dei contributi Inps fino a 8 mila euro, per chi assume giovani laureati con 110 e lode o giovani dottorati. Il bonus sarà attivo soltanto per l’anno 2019 sulle assunzioni con contratto a tempo indeterminato dei suddetti soggetti. La misura è corredata da numerose limitazioni (ad esempio, sono esclusi i datori di lavoro che, nei 12 mesi precedenti l'assunzione con l'incentivo, hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva dove s'intende procedere all'assunzione agevolata).
Allargamento per “Resto al Sud”: novità rilevanti per l’incentivo statale diretto ad incentivare l’apertura di realtà imprenditoriali nel Mezzogiorno. Nel Ddl di bilancio 2019 è prevista l’estensione ai liberi professionisti e sarà possibile fruirne fino a 45 anni (in origine il limite era di 35 anni di età). La misura è destinata ai residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o che trasferiscano la residenza entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. La residenza dovrà essere mantenuta per tutta la durata dell'agevolazione. Il bonus consiste in un finanziamento, fino ad un massimo di 50 mila euro, suddiviso per il 35% in un contributo a fondo perduto e per il 65% come prestito a tasso zero.
L’originaria disposizione sulla cedolare secca per i negozi è stata ridotta: la tassa piatta pari al 21% sui redditi delle locazioni commerciali delle persone fisiche viene limitata ai negozi con categoria catastale C/1 di superficie fino a 600 metri quadrati (incluse le pertinenze affittate insieme al negozio). La misura riguarda il solo 2019 ed i soggetti non devono, alla data del 15 ottobre 2018, avere avuto già in essere un contratto per lo stesso immobile, poi interrotto in anticipo.
Si alza l’asticella del prezzo delle sigarette: l’aumento delle accise su sigarette, tabacchi tranciati e sigari dovrebbe portare allo Stato un’entrata pari a 132,6 milioni in più dal 2019. Il prezzo subirà un aumento di 10 centesimi a pacchetto.
Ma altri soldi nella casse statali arrivano anche dai giochi: si prevede un ulteriore incremento del prelievo erariale unico (Preu) sugli apparecchi da intrattenimento che potrà portare un maggiore gettito per 239,1 milioni nel 2019.
Sport bonus: anche nel 2019 si potrà fruire del credito d’imposta al 65% per le erogazioni liberali per la manutenzione, ristrutturazione, o nuova realizzazione di impianti sportivi pubblici.
Nuova Sabatini: rifinanziato l’acquisto di nuovi macchinari da parte delle Pmi con 48 milioni di euro per il 2019, 96 milioni di euro dal 2020 al 2023, 48 milioni di euro per il 2024.
Made in Italy: nuove risorse per 110 milioni di euro per il biennio 2019-2020.
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