Danno da perdita di chance difficile da risarcire nel caso di patologie molto gravi

Pubblicato il 30 novembre 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 21245 del 29 novembre 2012, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano escluso che potesse essere risarcito, in favore del figlio e della moglie di un uomo morto per una grave patologia cardiovascolare oggetto di errore diagnostico, il danno da perdita di chance di guarigione.

Secondo la Suprema corte, detta tipologia di danno non poteva, nella specie, essere liquidata in quanto era stato accertato, in sede di istruttoria, che le probabilità di sopravvivenza, al di là della diagnosi sbagliata, erano solo del 10%.

Inoltre – continua la Corte – per l’accertamento del danno in oggetto la prova del nesso causale è particolarmente stringente essendo disciplinata dal principio sancito agli articoli 40 e 41 del Codice penale, sintetizzato nella regola del “più probabile che non”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Novità sulla compilazione della Certificazione Unica 2025

13/02/2025

Certificazione Unica 2025: le principali novità

13/02/2025

Pescatori autonomi: contributi Inps 2025

13/02/2025

Gestione separata Inpgi: ecco i contributi 2025

13/02/2025

Milleproroghe 2025: intesa su rottamazione quater. Esclusa la proroga del CPB

13/02/2025

Agevolazioni prima casa: vendita anticipata e comune di riferimento per rientro in Italia

13/02/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy