Damiani ha “accettato di guidare la categoria” dei dottori commercialisti “convinto che occorra ricreare fiducia”. Un presidente di garanzia che punta, nei 18 mesi a disposizione, al recupero del prestigio e del consenso alla professione dopo che “non era chiaro se chi reggeva il timone del Consiglio, con una funzione di arbitro nei prossimi appuntamenti elettorali, fosse anche parte in causa della competizione”. Il piano d’azione del neoeletto comprende per l’appunto la garanzia della partecipazione, in funzione propositiva, a tutte le riforme elaborate dalle forze politiche e dal Governo che interessano la categoria professionale.
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