Dal Senato fiducia alla manovra. Gli ultimi ritocchi su reati tributari e processo civile

Pubblicato il 08 settembre 2011 Nella seduta di ieri, 7 settembre, il Senato ha approvato il testo di conversione del Decreto n. 138/2011 recante la manovra finanziaria sul quale il Governo aveva posto, il giorno precedente, la questione di fiducia. Ora il testo passa alla Camera per il sì definitivo.

Tra gli ultimi emendamenti approvati si segnala, in materia di reati tributari, che l'esclusione dalla possibilità di fruire della sospensione condizionale nel caso in cui l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore ai 3 milioni di euro, dipenderà ora dal tipo di fattispecie violata. Tale esclusione riguarderà, infatti, la dichiarazione fraudolenta mediante fatture false o con altri artifici, la dichiarazione infedele, l'omessa dichiarazione, l'emissione di fatture false, l'occultamento e la distruzione di scritture contabili; in questi casi, l'ammontare dell'imposta evasa dovrà, inoltre, essere superiore al 30% del volume d'affari. Detta ultima condizione non sarà, per contro, necessaria nei casi di omessi versamenti Iva, di ritenute o di indebite compensazioni per i quali, la non concessione della condizionale dipenderà solo dal superamento della soglia dei 3 milioni di euro.

Ultimi ritocchi anche in materia procedurale civile con la riscrittura dell'articolo 81-bis delle disposizioni di attuazione e la previsione secondo cui il giudice, una volta valutata la complessità della causa e sentite le parti, è tenuto a fissare il calendario delle udienze e le attività che saranno svolte in ciascuna di esse. Ed in base alle nuove disposizioni, il mancato rispetto del calendario da parte di giudici, avvocati e consulenti d'ufficio può dare luogo a sanzione disciplinare nei loro confronti.

Nel testo della manovra è, altresì, contenuta la delega al Governo per la riscrittura ed i tagli della geografia giudiziaria i cui numeri sono riportati nella relazione tecnica al maxiemendamento presentato ieri; in quest'ultima, viene specificato come siano circa 650 gli uffici interessati dal riordino. Nella ultima versione della delega, inoltre, si segnala il mantenimento degli uffici requirenti non distrettuali che hanno sede presso il tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia al 30 giugno 2011.
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