I Garanti europei, con il parere 2 del 2006, hanno indicato le linee guida sull’utilizzo dei dati personali per chi adotta lo strumento delle e-mail, elencando una serie di attività che hanno l’obiettivo di ridurre i comportamenti dannosi o intromissioni nella comunicazione elettronica. I provider e i produttori di software sono stati invitati a costruire programmi di gestione della posta elettronica tenendo conto dei principi della privacy. In particolare, si precisa che la scansione dei messaggi alla ricerca di virus o spam rientra tra le ordinarie misure di sicurezza, per cui non serve il consenso dell’utente che, comunque, dovrebbe essere informato. Diverso è, invece, il caso di controlli per individuare contenuti potenzialmente illegali (file pornografici o razzisti): la scansione in questi casi ha bisogno dell’autorizzazione dell’abbonato.
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