Il 14 aprile 2025, il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato definitivamente la Direttiva DAC 9, segnando un passo importante nell'attuazione della riforma fiscale internazionale con un focus particolare sulla tassa minima effettiva per le multinazionali. La direttiva si inserisce nel contesto della crescente cooperazione tra le autorità fiscali europee e nella strategia dell'Unione per contrastare la concorrenza fiscale aggressiva, garantendo che le grandi imprese paghino una tassa societaria minima, stabilita almeno al 15%. L'approvazione definitiva di DAC 9 ha generato una serie di importanti novità, con un impatto significativo sulle politiche fiscali europee.
La Direttiva DAC 9 estende il sistema di scambio automatico di informazioni fiscali tra gli Stati membri dell'Unione Europea. Questo provvedimento integra il sistema della minimum tax europea, parte della riforma fiscale internazionale sostenuta dall'OCSE e dal G20, che mira a prevenire la delocalizzazione dei profitti in paesi con regimi fiscali vantaggiosi. La direttiva è strettamente collegata alla Direttiva UE 2022/2523 (nota come Pillar 2 Directive), che ha recepito le disposizioni dell'OCSE/G20 sul BEPS (Base Erosion and Profit Shifting).
L'obiettivo principale della DAC 9 è garantire che le multinazionali, in particolare quelle con un fatturato consolidato superiore ai 750 milioni di euro, rispettino l'aliquota minima effettiva di imposta societaria pari al 15%. Ciò è finalizzato a combattere la concorrenza fiscale al ribasso tra Stati, limitando i fenomeni di erosione della base imponibile e di delocalizzazione artificiosa degli utili.
In particolare, la DAC 9 prevede:
La DAC 9 introduce una serie di novità significative.
La Direttiva DAC 9 entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, fissando come data limite per la sua attuazione il 31 dicembre 2025. Gli Stati membri dovranno adeguare le loro legislazioni nazionali per recepire le nuove disposizioni entro questa data. A partire da tale momento, tutti i Paesi dell'UE dovranno garantire che le nuove regole siano in vigore.
Inoltre, la prima dichiarazione TTIR dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2026, con riferimento all'anno fiscale 2025. Questo periodo di transizione consentirà alle imprese di adattarsi al nuovo sistema e alle autorità fiscali di implementare le nuove procedure.
Anche i Paesi che hanno scelto di differire l'attuazione delle norme sostanziali della Direttiva Pillar 2 dovranno comunque recepire la DAC 9 entro la stessa scadenza, il che dimostra l'impegno dell'UE nel garantire una piena attuazione del sistema di imposizione minima.
La Direttiva DAC 9 rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza fiscale e un sistema fiscale europeo più equo e coordinato. L'introduzione del modello di dichiarazione centralizzata e l'ampliamento dello scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali sono misure destinate a semplificare gli adempimenti fiscali per le multinazionali, pur mantenendo alta la vigilanza sulle pratiche fiscali internazionali. Se attuata con successo, la DAC 9 contribuirà significativamente a limitare le pratiche di erosione della base imponibile e di spostamento artificioso dei profitti, supportando l’obiettivo globale di una tassa societaria minima del 15% a livello mondiale.
Con la sua entrata in vigore prevista per la fine del 2025, la DAC 9 è destinata a rafforzare ulteriormente la posizione dell'Unione Europea nel panorama fiscale globale, favorendo una maggiore equità e stabilità nel sistema fiscale internazionale.
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