Crisi aziendali, Italia censurata
Pubblicato il 12 giugno 2009
Secondo la Corte di giustizia, la normativa italiana, nelle ipotesi di trasferimenti di aziende in crisi, non offre ai lavoratori la tutela accordata dalla direttiva n. 2001/23/Ce. E' quanto precisato dall'organo di giustizia europeo nella causa C-561/2007, promossa dalla Commissione Ue. La direttiva richiamata, in particolare, garantisce ai lavoratori i diritti che derivano dal rapporto di lavoro anche nei confronti del cessionario e per la durata di almeno un anno. La stessa garanzia, prevista dall'art. 2112 del codice civile, è tuttavia resa inapplicabile, all'interno del nostro ordinamento, dalla legge 428/1990 nei casi di trasferimenti di aziende in crisi. In definitiva, l'Italia, mantenendo in vigore la suddetta legge, è venuta meno agli obblighi incombenti in forza della direttiva 2001/23/Ce.