Con riferimento ad un avviso d’accertamento con il quale l’Amministrazione finanziaria aveva rettificato il reddito d’una società cooperativa ai fini delle imposte dirette, di Cassazione – sentenza 19353 dell’8 settembre 2006 – stabilisce che chi riceve fattura irregolare, perché emessa da un soggetto diverso da quello che ha materialmente svolto l’operazione, può portare in deduzione il relativo costo, purché dimostri l’effettività dell’esborso. I giudici hanno ricordato che l’imposta sul reddito delle persone giuridiche (oggi Ires) ha, quale presupposto impositivo, il possesso, tra gli altri, di redditi d’impresa e che l’articolo 75 del vecchio Tuir (109 del nuovo) sancisce le modalità di deduzione dei componenti negativi di reddito. E, in particolare, il quarto comma della citata disposizione prevede che un costo possa essere portato in deduzione se imputato al conto economico del bilancio d’esercizio.
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