Costi “ribaltati”, no all’inversione

Pubblicato il 11 ottobre 2008 La risoluzione delle Entrate 380, del 10 ottobre, circa le cessioni di beni e le prestazioni di sevizi rese nell’appalto di lavori edili, dichiara la non applicabilità del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) tra le società consorziate e la società consortile. In relazione, poi, all’aliquota Iva applicabile nella fase di ribaltamento dei costi per la realizzazione di tali opere, precisa che occorre considerare la tipologia del rapporto giuridico caratterizzante il rapporto consortile. Se questo è riconducibile a un mandato senza rappresentanza, va adottato il medesimo trattamento tributario instaurato tra il mandatario e il terzo. Ove, diversamente, il rapporto sia riconducibile a una più generica obbligazione di fare, si applica la stessa aliquota prevista in relazione all’appalto principale, in quanto il rapporto giuridico riguarda l’incarico di realizzazione di un’opera o la prestazione di un servizio.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

IRAP 2025: scadenza, novità e soggetti obbligati

24/04/2025

Decreto bollette, ok del Senato. Novità per le auto aziendali

24/04/2025

Bonus colonnine domestiche, nuova finestra per il contributo su spese 2024

24/04/2025

Reperibilità notturna in sede: è orario di lavoro e va retribuita adeguatamente

24/04/2025

Nuove soglie dimensionali per i bilanci 2024

24/04/2025

Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo

24/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy