Corte di Strasburgo: ok all'adozione del figlio del compagno nelle coppie omosessuali
Pubblicato il 20 febbraio 2013
La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo, con
sentenze resa il
19 febbraio 2013 con riferimento alla causa X e altri
contro Austria, si è pronunciata sul ricorso presentato da una
coppia di donne omosessuali avverso il rifiuto con cui le autorità
austriache si erano espresse rispetto alla domanda di una delle due di
adottare il figlio dell'altra senza che i legami giuridici tra la madre
e il ragazzo venissero meno.
La
Corte europea ha ravvisato, nella vicenda, una violazione da parte
dell'Austria dell'articolo 14 (divieto di discriminazione) combinato
con l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare)
della Convenzione europea dei diritti dell'uomo in ragione della
differenza di trattamento subito dalle ricorrenti nella comparazione tra la loro
situazione con quella di una coppia eterosessuale non sposata rispetto
alla quale uno dei due membri abbia desiderio di adottare il figlio
dell'altro.
Non esiste - sottolineano i giudici di Strasburgo - alcun motivo ragionevole e obiettivo in grado di
giustificare perché da una parte si consideri lecita l'adozione
comparentale per le coppie eterosessuali, sposate o non, e dall'altra la si
vieti alle coppie omosessuali.