Corruzione a carico del funzionario del Fisco

Pubblicato il 16 maggio 2012 E’ stata confermata dai giudici di Cassazione – sentenza n. 18477 del 15 maggio 2012 – la decisione di condanna per corruzione impartita a carico di un funzionario dell’Agenzia delle entrate dopo che lo stesso aveva provveduto, illegittimamente, ad accelerare delle posizioni di rimborsi Iva nonostante le pratiche "agevolate" non rientrassero direttamente nelle sue mansioni e competenze.

Secondo la Suprema corte, “ai fini della configurabilità del reato di corruzione, sia propria che impropria”, non è determinante il fatto che l'atto d'ufficio o contrario ai doveri d'ufficio sia ricompreso nell'ambito delle specifiche mansioni del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, essendo “necessario e sufficiente” che si tratti di “un atto rientrante nelle competenze dell'ufficio cui il soggetto appartiene ed in relazione al quale egli eserciti, o possa esercitare, una qualche forma di ingerenza, sia pure di mero fatto”.
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