Le comunicazioni di irregolarità che scaturiscono dal controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali saranno inviate tramite posta elettronica certificata. Il nuovo canale sostituisce l'ordinaria raccomandata con avviso di ricevimento, che viene comunque mantenuta nell'ipotesi in cui l'invio non dovesse andare a buon fine o in caso di anomalie riscontrate nell'indirizzario nazionale "Ini-Pec", istituito dallo Sviluppo economico.
Da subito il canale riguarderà 200mila avvisi da recapitare alle società di capitali (soggetti tenuti a comunicare alle Camere di commercio il proprio indirizzo Pec) che hanno presentato Unico Sc per l'anno 2013. Poi, sarà la volta delle comunicazioni riguardanti gli altri modelli dichiarativi trasmessi dalle stesse società.
Le caselle di invio delle comunicazioni sono due:
dc.gt.liquidazione1.noreplay@pec.agenziaentrate.it;
dc.gt.liquidazione2.noreplay@pec.agenziaentrate.it.
Sono denominate "noreply", ossia attive esclusivamente per l'inoltro e non per ricevere.
Eventuali richieste di chiarimenti - spiega un comunicato stampa del 15 gennaio 2016 dell'Agenzia delle Entrate - andranno spediti con gli ordinari canali di assistenza, come Civis, messi a disposizione dall'Agenzia.
Il fine dell'operazione, oltre al risparmio dei costi di spedizione da parte dell'erario, è di garantire ai contribuenti una maggiore tempestività nel ricevere le comunicazioni del Fisco.
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