Contratto a tutele crescenti, la Fondazione studi sulle novità nel decreto pubblicato
Pubblicato il 12 marzo 2015
La
Fondazione studi dei consulenti del lavoro dedica una
terza circolare al contratto a tutele crescenti, Dlgs
23 del 4 marzo 2015.
Una disamina generale era al centro delle circolari n.
1 e n.
4 del 2015, ora la nuova
circolare, la n. 6 dell'11 marzo 2015,
si occupa delle sole novita` introdotte nel testo pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”.
Nello specifico il documento si sofferma su:
- l’allargamento della platea dei destinatari;
- la sostituzione del parametro di riferimento per il calcolo dell’indennità risarcitoria;
- i nuovi adempimenti amministrativi con relativa sanzione posti a carico delle aziende.
Inoltre, sono fornite alcune opportune puntualizzazioni al testo.
Un ampio capitolo riguarda la novità sulla determinazione dell’indennità risarcitoria
In merito, si rileva la novità per la
rideterminazione dell’indennità risarcitoria della
commisurazione “all’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto”, rispetto alla prima versione in cui l'ultima retribuzione era la globale di fatto.
Ciò si traduce, secondo i calcoli della Fondazione, in una
diminuzione dell’importo dell’indennità risarcitoria da corrispondere al dipendente in caso di licenziamento illegittimo, per l'esclusione dal computo del Tfr di quelle voci collegate a ragioni del tutto imprevedibili, accidentali e fortuite rispetto al normale svolgimento dell’attivita` lavorativa, quali, ad esempio, il lavoro straordinario occasionale e non continuativo, l’indennità di trasferta, l’indennità di viaggio stabilita in ragione chilometrica secondo tariffe Aci, il rimborso spese, ivi compreso quello a pie' di lista.