Contratti di sviluppo “Net Zero, Rinnovabili e Batterie”, apertura sportello per fondi PNRR

Pubblicato il 20 giugno 2024

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il decreto direttoriale datato 14 giugno 2024, con il quale regola l'accesso a fondi significativi destinati a supportare la transizione ecologica e la sostenibilità delle imprese italiane.

In particolare, il provvedimento stabilisce le norme per l'accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), specificamente per la Misura M1C2 Investimento 7. Questo investimento si focalizza sul sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche. Particolarmente rilevante è il sottoinvestimento 1, che mira a incentivare gli investimenti privati essenziali per il rafforzamento delle catene produttive dei dispositivi utili alla transizione ecologica.

Inoltre, il decreto delinea anche le modalità per l'impiego delle risorse ancora disponibili che non sono state utilizzate precedentemente, le quali sono destinate a supportare investimenti in linea con le finalità della Misura M2C2 - Investimento 5.1. Quest'ultimo si concentra sullo sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie, anch'esso parte del PNRR.

Risorse finanziarie: Per la misura il MIMIT mette a disposizione delle imprese oltre 1,7 mld € provenienti dal Pnrr e su cui nel mese di marzo 2024 era arrivato il via libera Ue sulla base del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato. Del totale dei fondi allocati, almeno 308,6 milioni di euro sono destinati a programmi che riguardano lo sviluppo di tecnologie fotovoltaiche (FV) ed eoliche, mentre non meno di 205,1 milioni di euro sono riservati ai progetti focalizzati sulle batterie.

NOTA BENE: Almeno il 40% delle risorse sarà allocato a progetti che si svolgeranno nelle regioni meridionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, supportando così lo sviluppo economico nelle aree più svantaggiate.

Le condizioni di accesso a queste agevolazioni sono regolate dal decreto del 9 dicembre 2014, che stabilisce le norme generali per i contratti di sviluppo, prevedendo incentivi che variano a seconda del tipo e della localizzazione degli investimenti e della dimensione dell'impresa beneficiaria.

Secondo la decisione dell'Unione Europea sugli aiuti di stato, l'importo massimo di aiuto per ciascun beneficiario è fissato a 150 milioni di euro, cifra che può essere aumentata fino a 350 milioni di euro per le imprese situate nelle regioni svantaggiate.

Contratti di sviluppo “Net Zero, Rinnovabili e Batterie”

Il decreto direttoriale rilasciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilisce le modalità e i termini per la presentazione delle domande relative alle agevolazioni destinate agli investimenti che mirano a potenziare le catene di produzione di dispositivi cruciali per la transizione ecologica. Questi investimenti sono facilitati attraverso i Contratti di sviluppoNet Zero, Rinnovabili e Batterie”.

In dettaglio, i programmi interessati dovranno concentrarsi sulla realizzazione di progetti di sviluppo industriale o per la tutela ambientale, e possono includere anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Inoltre, il decreto copre anche lo sviluppo di componenti chiave e il recupero di materie prime critiche, come specificato nelle sue disposizioni.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: "Questa misura eccezionale supporta attivamente la trasformazione delle nostre imprese per superare la sfida della duplice transizione, sia digitale che ecologica. Con un finanziamento significativo, che si aggiunge alle risorse già previste per la Transizione 5.0, guidiamo il nostro sistema produttivo verso un'economia più sostenibile. Questo percorso favorirà l'innovazione, la competitività e la creazione di valore."

Soggetti beneficiari e programmi di sviluppo ammissibili

I beneficiari delle agevolazioni ministeriali sono le imprese di qualsiasi dimensione, che presentino programmi di sviluppo industriale e programmi di sviluppo per la tutela ambientale, ed eventualmente connessi progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

In base all’articolo 3 del Decreto direttoriale 14 giugno 2024, i contratti di sviluppo menzionati mirano a realizzare, su iniziativa di una o più aziende, progetti per lo sviluppo industriale o per la protezione ambientale.

Questi progetti possono includere investimenti specifici e possono estendersi a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delineati nel Titolo III dello stesso decreto. Tali progetti dovrebbero essere strettamente collegati e funzionali l'uno all'altro per rafforzare le catene di produzione di dispositivi che favoriscono la transizione ecologica, quali:

Inoltre, i programmi di sviluppo possono includere la produzione di componenti chiave e di macchinari coinvolti nella produzione di questi dispositivi. È richiesto che almeno il 50% del fatturato generato dal programma derivi da vendite a imprese che producono questi dispositivi. Un altro aspetto importante dei programmi di sviluppo riguarda il recupero delle materie prime critiche, necessarie per la produzione dei dispositivi e dei componenti chiave.

Infine, i progetti sviluppati sotto questi programmi devono portare a un aumento della capacità produttiva o di recupero rispetto a quella già esistente.

Tipologie di agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nelle forme:

Inoltre, le imprese possono richiedere agevolazioni per ciascun progetto di investimento incluso nel programma di sviluppo, seguendo le norme e i limiti del Titolo III del decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 14 settembre 2023 e del relativo regime di aiuti "RRF - TCTF: Interventi a sostegno degli investimenti nei settori strategici per la transizione verso un'economia a zero emissioni nette" (SA.112546 (2023/N) – Italia).

Contratti di sviluppo “Net zero, Rinnovabili e Batterie”, come accedere ai fondi

Le domande per accedere agli incentivi dei programmi di sviluppo legati alla Misura M2C2 - Investimento 5.1 e alla Misura M1C2 - Investimento 7, sottoinvestimento 1 del PNRR possono essere presentate a Inviate a Invitalia, che gestisce l’intervento, a partire dalle ore 12.00 del 27 giugno 2024.

La chiusura dello sportello è prevista ad esaurimento dei fondi.

Il portale per le domande è aperto,

a condizione che il richiedente presenti un'istanza specifica che dimostri il possesso dei requisiti richiesti dal DD 14 giugno 2024.

Le domande devono essere inviate all'Agenzia attraverso il sito web, seguendo le modalità e i modelli forniti e con un adeguato anticipo rispetto alla data di apertura dello sportello.

Invitalia procederà con la valutazione delle domande rispettando l'ordine cronologico di presentazione e secondo le procedure di verifica stabilite dal decreto del 9 dicembre 2014 e dal decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 14 settembre 2023.

Inoltre, verranno verificate ulteriori condizioni, come il rispetto del divieto di doppio finanziamento e del principio DNSH (Do No Significant Harm), seguendo le linee guida tecniche della Commissione Europea.

NOTA BENE: Le agevolazioni possono essere revocate parzialmente o totalmente se, durante la verifica degli investimenti, si accerta che non sono state rispettate le norme sul principio DNSH.

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