I titolari dei conti dormienti presso le banche avranno tempo fino al 15 dicembre per evitare che le somme non movimentate da più di 10 anni finiscano nel Fondo ministeriale istituito con la legge 266 del 2005. Per procedere al “risveglio” è sufficiente una qualsiasi operazione di sportello: dalla richiesta di estratto conto, alla comunicazione di variazione di domicilio e così via. Non bastano, tuttavia, le operazioni a scadenza automatica e neppure i bonifici fatti da terze persone. Le somme potranno comunque essere rivendicate per altri dieci anni anche se con modalità più lunghe e complesse. Per i depositi postali, il termine di “risveglio” è differito per il 26 dicembre.
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