, con la sentenza n. 25106 del 2006, chiarisce che l’obbligo della contestazione immediata di un illecito commesso da un lavoratore ha inizio dopo la sentenza penale e non contestualmente all’accertamento dei fatti da parte del datore. La sentenza muove dal concetto stesso del principio dell’immediatezza (articolo 7 dello Statuto del lavoratore, legge 300/70) che garantisce la difesa del lavoratore e perciò va applicato con discrezionalità: considerando che il lavoratore può contestare i reati di cui è accusato e nel contempo il datore di lavoro può formulare “l’atto di incolpazione” solamente dopo aver acquisito prove certe che derivino da un giudicato penale.
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