In risposta ad un question time proposto da Maurizio Leo (An), il sottosegretario all’Economia, Cento, ha spiegato che il professionista non potrà scomputarsi nella dichiarazione dei redditi l’importo che il sostituto d’imposta gli ha già trattenuto all’atto del pagamento della parcella se non ha la certificazione con la quale il cliente attesti di avergli operato la ritenuta d’acconto sui compensi corrisposti. Non rileva la circostanza che il professionista sia in grado di dimostrare che la ritenuta Irpef sia stata effettivamente operata.
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