Congresso forense, mozioni per il sostegno degli avvocati
Pubblicato il 11 ottobre 2014
Al termine dei lavori del
XXXII Congresso nazionale forense (Venezia, 9-11 ottobre 2014), sono state approvate diverse
mozioni sulle tematiche ritenute di maggiore emergenza dagli avvocati.
Le mozioni approvate
Tra le altre, si segnala una mozione relativa al
sostegno degli avvocati e degli studi legali mediante la previsione di
ammortizzatori sociali per il titolare di studio, la previsione di un
inquadramento più garantito per i giovani avvocati collaboratori di studio,
incentivi fiscali e detrazioni fiscali.
Altra mozione riguarda le
società tra avvocati con richiesta di procedere alla
relativa disciplina sulla scorta dei criteri della delega contenuta nella legge professionale forense.
Richiesto anche l’inserimento del
numero programmato nelle facoltà di giurisprudenza con la previsione di un percorso più professionalizzante anche in sede universitaria, nonché il riconoscimento del
legittimo impedimento per gli
avvocati donna in stato di
gravidanza e della
malattia dell’avvocato come
causa a lui non imputabile.
Un'ulteriore mozione chiede l'
innalzamento dei limiti di reddito per l’accesso al patrocinio a spese dello Stato o la
riduzione dell’
entità del contributo unificato per i meno abbienti.
Pct, richiesta di un testo unico
Nel corso dei lavori del Congresso sono stati, altresì, segnalati gli
aspetti critici evidenziatisi, nella prassi, per quel che concerne il
Processo civile telematico che, a partire da gennaio 2015 dovrà essere applicato per tutti i procedimenti civili.
Da più parti, in primo luogo dall'Aiga, arriva anche la richiesta della
messa a punto di un testo unico del Pct e di un'integrazione alle regole tecniche dei depositi online al fine di consentire un'applicazione più generalizzata dei protocolli.