Nell'audizione presso la Commissione bicamerale, che ha avviato un'indagine conoscitiva sulla possibilità di semplificare il settore fiscale, Confprofessioni ha illustrato le tre linee guida elaborate con l'intento di facilitare il rapporto tra il Fisco ed il soggetto passivo d'imposta: non più bonus, neppure una tantum; aggiornamento periodico delle norme fiscali; eliminazione degli adempimenti superflui attraverso maggiore digitalizzazione ed informatizzazione del sistema fiscale.
Il presidente della Confederazione italiana libere professioni, Gaetano Stella, che giudica complesso il nostro sistema fiscale, presenta il pacchetto di misure contenente, per l'appunto, la programmazione delle politiche fiscali, la manutenzione del sistema normativo e l'informatizzazione degli adempimenti.
L'obiettivo della semplificazione può, secondo la Confederazione, essere raggiunto coinvolgendo le categorie professionali inserite nei processi amministrativi e fiscali, come pure con una puntuale e coerente attuazione delle norme generali.
Alle misure ad efficacia temporale limitata andrebbero, dunque, preferite quelle permanenti, strutturali perché diffondano la giusta fiducia nella “durata” delle politiche fiscali così da favorire gli investimenti economici nel nostro Paese.
E, la manutenzione costante del sistema normativo fiscale restituirebbe governabilità alle fonti normative in questo difficile settore.
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