, con la sentenza 49/2006, fissa le diversità di situazioni sul territorio nazionale, stabilendo che le Regioni sono libere di stabilire i limiti e le modalità di applicazione del condono edilizio, purché siano rispettate due regole: i , come soglia massima prevista dalla legge statale; il limite cronologico del marzo 2003, come periodo dell’abuso. corte ha voluto porre fine agli scontri Stato-Regioni fissando un sigillo di costituzionalità: solo tre regioni (Campania, Emilia Romagna, Marche) vedono modificate le loro norme, mentre altre quattro (Lombardia, Veneto, Umbria, Toscana) hanno superato indenni il giudizio. Per è intervenuta una sentenza a parte (39/2006). Gli enti locali e i tecnici del settore dovranno ricostruire, ora, il quadro delle norme vigenti (con l'eliminazione di quelle dichiarate illegittime) applicando solo quelle che per ogni singola Regione hanno superato l’esame di costituzionalità.
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