Condanna al guidatore che non vigila sull'uso delle cinture da parte del trasportato

Pubblicato il 31 gennaio 2010
La Cassazione, con la sentenza 3585 del 2010, ha confermato la condanna per omicidio colposo impartita nei confronti di un automobilista per non aver imposto, ad un amico che viaggiava con lui, l'uso delle cinture di sicurezza. L'amico, in particolare, era stato vittima di un sinistro stradale; conseguentemente, il conducente era stato ritenuto responsabile, dai giudici di merito, per non aver prevenuto le altrui imprudenze e avventatezze e, conseguentemente, uniformato la propria condotta ai comuni canoni di accortezza.

Convinzione confermata anche dai giudici di legittimità, secondo cui “il conducente del veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza,ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutare il trasporto o a omettere l'intrapresa della marcia”. Questo anche a prescindere dall'obbligo e dalla sanzione a carico di chi deve fare uso della cintura: “la colpa altrui non elimina la propria”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy