Competenza territoriale in reati connessi

Pubblicato il 19 dicembre 2015

Con la sentenza n. 49643 depositata il 17 dicembre 2015, la Terza sezione penale di Cassazione ha affermato un principio di diritto in materia di competenza territoriale e reati connessi di pari gravità nell'ipotesi in cui risulti impossibile individuare il luogo di consumazione di uno di essi mentre sia certo quello dell’altro.

In detta specifica situazione – precisa la Suprema corte – non è consentito fare ricorso alle regole suppletive espressamente sancite nell'articolo 9 del Codice di procedura penale.

Luogo dove è stato commesso il reato collegato

Occorre, per contro, avere riguardo al luogo di consumazione del reato residuo di pari gravità del quale sia conosciuto o conoscibile il luogo di commissione.

Nella specie, è stata confermata la competenza territoriale del Tribunale di Milano nell'ambito di una complessa vicenda in cui agli imputati erano state contestate condotte di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, anche minorile.

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