Per Cassa Forense è una “gran bella notizia” quella della firma, da parte del Guardasigilli Orlando, del decreto sulla compensazione dei crediti per gratuito patrocinio degli avvocati con quanto dagli stessi dovuto per imposte o tasse ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti.
Questo, soprattutto per i legali più giovani che, a causa degli effetti della recessione economica, “versano in una situazione di grande difficoltà”.
Attraverso questo provvedimento – sottolinea il Presidente dell’Ente previdenziale degli avvocati, Nunzio Luciano – si consente di risolvere l'annoso problema del ritardo dello Stato nel pagamento dei debiti dovuti per l'esercizio dell'istituto del gratuito patrocinio, istituto a garanzia del principio costituzionale del diritto di difesa.
E Cassa Forense – è stato sottolineato - si è da subito fatta promotrice presso il ministero della Giustizia della necessità di una compensazione fra crediti e debiti degli avvocati.
In detto contesto, viene anche dato atto al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di essere stato “sensibile alle nostre richieste, e di aver mantenuto la promessa fattaci”.
Per Luciano quella intrapresa con il decreto sulle compensazioni è “la strada da seguire”, attraverso, ossia, la previsione di una progressiva implementazione delle “misure di welfare attivo” nonché di “un'interlocuzione costante e vigile con le Istituzioni”.
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