La riforma della vigilanza - attuata con il nuovo Codice di comportamento del personale ispettivo che contiene le indicazioni frutto di un’intesa tra Welfare, Inps e Inail, appena trasfuse nei Codici di comportamento degli ispettori del Ministero (circolare 13) e degli addetti alla vigilanza dell’Inps (circolare 60), mentre quello dell’Inail è in dirittura d’arrivo – prevede che l’attività ispettiva debba svolgersi entro la cornice operativa individuata nella collaborazione con il datore di lavoro, senza arrecare se non il minimo disturbo alle attività produttive. I garanti, forti, del nuovo sistema saranno i consulenti del lavoro, che nel corso dell’ispezione godranno di un ruolo di maggiore efficacia. Perciò, da adesso, i datori e, più in generale, gli ispezionati, nonché i loro rappresentanti, possono farsi assistere, durante l’accertamento, da professionisti abilitati ai sensi della legge professionale 12 del 1979.
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