Pubblicata da Cndcec e Fnc l’informativa periodica del 12 novembre 2019, “Attività Internazionale”: ambiente, mutazioni climatiche, rivoluzione digitale.
Oltre ad un approfondimento sulle attività delle organizzazioni internazionali, un focus sulla guida sui regimi di esenzione per i redditi di provenienza estera.
Digital tax e le linee guida per la futura Commissione Europea: se entro la fine del 2020 non ci saranno ancora soluzioni globali condivise, la Ue procederà con ogni probabilità con una “sua” imposta.
Nel documento si spiega che, in un’era sempre più digitale, l’allocazione dei diritti di imposizione fiscale non può più essere determinata esclusivamente dalla presenza fisica.
La proposta del segretario generale dell’Ocse, per affrontare le sfide in ambito fiscale poste dalla digitalizzazione dell’economia e garantire nuovi diritti di imposizione fiscale ai Paesi in cui risiedono gli utilizzatori di modelli di impresa altamente digitalizzati, è il Pillar One: la ripartizione delle potestà impositive degli Stati con criteri nuovi (rispetto a quello classico della sussistenza della stabile organizzazione) per allocare i redditi e una combinazione dei tre approcci alternativi in un unico approccio, unified approach.
Con l’avvio dell’Autorità europea del lavoro, la nuova agenzia dell’Unione, verrà garantita l’equità delle norme del mercato interno, vigilando sulla loro corretta applicazione e sul rispetto dei diritti dei lavoratori, fornendo supporto anche a milioni di imprese che operano a livello transfrontaliero nell’Ue.
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