Con la circolare n. 24 del 4 dicembre 2015, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha analizzato la CIGO, come disciplinata dal D.Lgs. n. 148/2015, a seguito dell’uscita della circolare esplicativa dell’INPS del 2 dicembre.
La Fondazione, evidenzia che l’Istituto, in realtà, non ha fornito i necessari chiarimenti su aspetti nevralgici del provvedimento lasciando professionisti e imprese ancora nell’incertezza.
Il Ministero del Lavoro nella sua circolare n. 24/2015, intende per giornate di “effettivo lavoro” quelle di effettiva presenza al lavoro, a prescindere dalla loro durata oraria, compresi i periodi di sospensione del lavoro derivanti da ferie, festività, infortuni e maternità.
Fanno notare, però i Consulenti, che l’INPS con la circolare n. 197/2015 ha riprodotto quanto già anticipato dal Ministero del Lavoro anche se recentemente lo stesso Istituto (vedi circolare n. 54/2015), a proposito della NASpI, ha interpretato diversamente il requisito del “lavoro effettivo”.
Inoltre, con l’attuale interpretazione, vengono ad essere penalizzati i lavoratori di aziende che adottano la settimana corta rispetto a quelle che adottano la settimana di lavoro ordinaria.
Ulteriore criticità che la circolare evidenzia è quella relativa al periodo intertemporale per il conteggio delle 52 settimane tra vecchia e nuova normativa che non è disciplinato dalla norma ma l’INPS, nella sua circolare ha specificato che:
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