A carico dell’impresa costretta a ricorrere agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni in deroga) non sussiste alcun obbligo di farsi assistere dalle associazioni di categoria: la comunicazione di avvio della procedura può essere effettuata dall’impresa senza l’assistenza dell’associazione datoriale, che non deve intervenire necessariamente, pena l’invalidità della procedura, nella fase del confronto sindacale né necessariamente sottoscrivere l’accordo sindacale con le organizzazioni dei lavoratori. Tale assistenza è, dunque, una facoltà non un obbligo. È quanto chiarisce il ministero del Lavoro, in risposta all’interpello 62/2009 proposto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ricordando che disposizioni contenenti obblighi di assistenza o rappresentanza posti a carico dell’imprenditore contrasterebbero con l’art. 39 della Costituzione e, in particolare, con il diritto di libertà sindacale “negativa”. Non devono essere seguiti i contenuti di eventuali linee guida o protocolli regionali non conformi al quadro costituzionale.
Gioia Lupoi
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