Chi sposa una persona alcolista non può poi imputarle l'addebito di separazione per la sua dedizione all'alcol

Pubblicato il 19 dicembre 2013 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 28228 depositata il 18 dicembre 2013, ha definitivamente respinto il ricorso presentato da un uomo che si era opposto al provvedimento con cui i giudici di merito, nell'ambito di un procedimento per la separazione personale dello stesso dalla moglie, avevano escluso che la separazione medesima potesse essere addossata a quest'ultima in considerazione della sua dedizione all'alcol e al rifiuto di sottoporsi a una terapia disintossicante.

 Secondo gli organi giudicanti, in particolare, era stata ritenuta determinante, per escludere l'addebito, la circostanza che il ricorrente era a conoscenza, già prima del matrimonio, del fatto che la donna era un'alcolista.

In definitiva – spiega la Corte - “non solo non è possibile obbligare nessuno a sottoporsi a trattamento sanitario, ma se il ricorrente era già a conoscenza dello stato di salute della moglie e, nonostante ciò l'ha sposata, le difficoltà successive non possono essere poste a fondamento della pronuncia di addebito”.
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