Domani a Roma, Enpacl, Consiglio nazionale e Fondazione Studi si confronteranno sulla necessità di una riforma del sistema previdenziale e sulle prospettive per il futuro. A seguire si svolgeranno i lavori dell’assemblea di insediamento dei neoeletti delegati per il quadriennio 2007-2011. La riforma della previdenza di categoria appare in questo momento assolutamente necessaria per rispondere adeguatamente alle mutate condizioni economiche e demografiche. La gestione del patrimonio, finora ben strutturata, non può più garantire infatti livelli sufficienti a compensare gli squilibri finanziari dovuti all’incoerenza delle regole rispetto alla struttura demografica ed economica. La riforma può passare anche dalla previdenza complementare, attraverso la quale i consulenti potrebbero costruirsi una pensione su misura, tagliata sulle proprie capacità reddituali e aspettative future. L’Enpacl potrebbe gestire direttamente questa forma di previdenza, come stabilito dal dlgs n. 252/2005, che individua negli enti di diritto privato i soggetti che possono istituire fondi di previdenza complementare.
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