Nel corso del convegno svoltosi a Milano, il 10 ottobre 2016, dedicato alla riforma del lavoro - Jobs Act - la Cassa di previdenza dei ragionieri ha aperto la strada per l’alternanza tra studio professionale e università.
Il presidente della Cassa, Luigi Pagliuca, spiega che l’idea è di “consentire ai giovani di frequentare gli studi professionali all’inizio del percorso universitario. Ciò permetterebbe un collegamento diretto tra teoria e pratica”.
Lamenta, però, l’assenza di una norma apposita che consenta di inquadrare tali rapporti, dato che non si può parlare di apprendistato.
Sul punto è intervenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha giudicato positivamente “la collaborazione manifestata dai professionisti in materia di alternanza studio-lavoro”. Per poter attuare questo, il ministro si impegnerà per studiare una norma che consenta ai ragionieri di accogliere nei loro studi quanti vogliono prepararsi alla professione coniugando università e tirocinio.
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