Continua la diatriba sull’Albo unico che vede contrapposti ragionieri e dottori commercialisti. Per il presidente dell’ente di previdenza dei ragionieri, Paolo Salvadori, un punto critico sul quale si dovrebbe discutere è rappresentato dalle Casse. A suo parere la fusione delle stesse non è una conseguenza naturale dell’Albo unico, quindi il pericolo è che gli iscritti dal 1° gennaio 2008 al registro dei praticanti del nuovo Albo unico non vengano “incanalati” verso dei dottori commercialisti. Le proposte avanzate da Salvadori sono: quella di una Cassa con tre gestioni, una per i ragionieri, una per i dottori ed una per i nuovi iscritti; quella di una sola Cassa ed infine quella che prevede una Cassa con due gestioni, di cui una per le nuove leve. L’ipotesi di fusione dei due Enti non trova i consensi del presidente della Cassa dei dottori commercialisti, Antonio Pastore, del presidente del Consiglio nazionale, Mario Damiani e del sindacato Andoc.
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