Con nota pubblicata sul proprio sito istituzionale, Cassa Forense informa di aver deliberato il differimento, al 31 dicembre 2023, della riscossione del contributo minimo integrativo, nella misura rivalutata di 805,00 euro.
Il rinvio è stato approvato dal Consiglio di amministrazione della Cassa di previdenza degli avvocati nella seduta del 7 settembre 2023.
Nella nota, viene anche evidenziato che rimane fermo, in ogni caso, il termine del 30 settembre per pagare la IV rata del contributo soggettivo minimo (€ 974,00 salvo agevolazioni previste dai regolamenti) e del contributo di maternità (€ 82,69).
Gli avvocati iscritti, infine, vengono informati sullo stato del ricorso al Tar promosso dalla Cassa medesima per impugnare la mancata approvazione, da parte dei Ministeri Vigilanti, del provvedimento di proroga, anche per il 2023, dell’esonero dal pagamento del contributo integrativo minimo, per come deciso dall'Ente previdenziale nel settembre 2022.
La discussione del ricorso - si legge nell'informativa - è stata fissata per il 25 ottobre 2023.
Il Comitato dei Delegati di Cassa Forense, peraltro, ha formulato istanza di riesame del provvedimento negativo agli stessi Ministeri e - conclude la nota - "allo stato non è pervenuto alcun riscontro".
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