La Cassazione, con sentenza 2071 del 20 gennaio 2009, ha rilevato una responsabilità penale nella condotta di un amministratore di una finanziaria che emetteva warrants assicurando ai clienti il valore dell'obbligazione più gli interessi. Attraverso questo sistema, infatti, l'attività dell'amministratore si trasformava in una vera e propria raccolta di risparmio, riservata però alle banche. L'emissione dei warrants - precisano i giudici di legittimità - “consentiva un accesso diretto alle obbligazioni sottostanti, con corrispondente indebita raccolta di risparmio tra il pubblico da parte di un soggetto giuridico che non aveva la veste di banca ma di società finanziaria, deputata quindi all'erogazione di finanziamenti ma non alla raccolta di risparmio pubblico”.
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