Si prenda atto della posizione assunta da ampia e autorevole parte dei vertici della Magistratura italiana e si abroghi la riforma della prescrizione.
E’ l’invito che l’Unione delle Camere penali italiane ha rivolto al Premier, Giuseppe Conte, e alla maggioranza di Governo a seguito del giudizio negativo che molti dei più importanti distretti giudiziari del Paese (quali Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze, Venezia ed altri), nonché, in primis, il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone, hanno espresso, riferendosi alla nuova norma sulla prescrizione dei reati.
Questo in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario 2020, sia quella celebrata davanti alla Corte di legittimità, sia quelle avanti alle Corti di Appello italiane, dove sono stati affrontati i temi connessi alla disciplina abrogativa della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, entrata in vigore il 1° gennaio 2020.
Così si legge in una nota del 2 febbraio, a firma del presidente dell’Ucpi, Gian Domenico Caiazza, e del segretario, Eriberto Rosso, nelle cui conclusioni viene anche espresso un ringraziamento a tutte le Camere Penali del territorio, per il decisivo contributo fornito nella “lunga battaglia politica” contro la riforma della prescrizione, la cui ultima iniziativa, si rammenta, è stata la giornata dedicata all'astensione e alla manifestazione nazionale del 28 gennaio 2020.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".