Call center sotto esame

Pubblicato il 10 maggio 2007

Il ministero del Lavoro, con la nota del 7 maggio, protocollo n. 25/II/5407, ha comunicato che si programmeranno a breve ispezioni puntuali e approfondite nei confronti delle “co.co.co.” nei call center, allo scopo di verificare la corretta qualificazione dei rapporti e l’adozione dei provvedimenti di competenza. Per quei committenti che non hanno approfittato della sanatoria prevista dalla legge 296/06, i controlli potranno comportare il riconoscimento di contratti di subordinazione a tempo indeterminato, la comminazione di sanzioni amministrative e i recuperi delle differenze contributive dalla data di inizio dell’attività lavorativa. Per mettersi al riparo dalle conseguenze degli accertamenti, occorrerà produrre complesse certificazioni dei contratti che impediscono le contestazioni da parte degli organi di controllo. In realtà, però, l’unico strumento valido utilizzabile sarà quello del rinnovo dei “co.co.co.” non genuini, con trasformazione dei contratti e assunzioni dei lavoratori. Questa procedura potrà essere avviata attraverso transizioni presso le Commissioni di Conciliazione, che comporranno le posizioni di committenti e collaboratori e opereranno un pregiudiziale e reciproco riconoscimento delle attività svolte.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Bonus quotazione PMI: proroga fino al 2027

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Partite Iva minori. Scadenza pagamento acconto imposte

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy