Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, rispondendo alle numerose interrogazioni che nei mesi scorsi gli sono state indirizzate da quattro senatori e tutte aventi ad oggetto i fatti accaduti a Milano a novembre per l'ammissione all'esame da magistrato, ha spiegato che al più presto sarà varata una legge che preveda, per il candidato trovato a tentare di imbrogliare al concorso, l'espulsione e il divieto di ripresentarsi ai successivi concorsi. Lettera di licenziamento per i commissari di esame che dovessero risultare compiacenti o collusi con chi tenta di truccare il concorso.
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