Ieri a Gubbio, al Congresso nazionale dei giovani ragionieri – Unagraco - è intervenuto il presidente della Cassa dottori commercialisti, Antonio Pastore, che in merito alla questione dei nuovi iscritti ha espresso tutta la sua contrarietà anche all'ipotesi avanzata dall'Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti, che per voce del presidente Testa, nell'ottica del superamento della controversia tra dottori e ragionieri sull'unificazione dell'Albo, proponeva di risolvere il problema dell'appartenenza dei nuovi iscritti sulla base dei flussi demografici di questi anni, che sono nettamente favorevoli ai dottori commercialisti. Dunque: i nuovi iscritti andrebbero ai dottori, mentre si potrebbe convenire con i ragionieri il trasferimento di una quota del contributo integrativo. Di fatto, il presidente Pastore ha ribadito che i nuovi iscritti dal 1° gennaio 2008 toccano al suo Ente. Un'apertura, invece, verso la mediazione dei giovani dottori è venuta dal presidente della Cassa dei ragionieri, Paolo Salvadori, che ha definito percorribile la strada proposta se si vole sgombrare il campo da un uso strumentale del tema previdenza, proprio per il fatto che in mancanza di un accordo il 1° gennaio 2008 nessuna delle due Casse può vantare un presupposto giuridico per l'iscrizione delle nuove leve.
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