Bonus tardivo senza soluzione

Pubblicato il 28 febbraio 2007

Il decreto “milleproroghe” fa slittare i termini per la realizzazione degli investimenti agevolati con che hanno ottenuto il credito d’imposta nel 2005 e nel 2006 potranno completare gli investimenti, rispettivamente, al 31 dicembre 2007 e al 31 dicembre 2008. Resta, però, aperta la questione delle autorizzazioni del novembre 2006. I beneficiari di questi aiuti “tardivi” avrebbero dovuto avviare gli investimenti comunque, pur in presenza del diniego del beneficio, entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Cosa che magari non hanno fatto: dopo aver visto rigettare la domanda (entro febbraio 2006), infatti, non si sono affrettati ad acquistare i primi cespiti. La soluzione di questo problema poteva avvenire solo sul piano normativo, come ha sottolineato la stessa agenzia delle Entrate nella circolare n. 11/E/2007. Anche nel passato (2003) sono state rilasciate ulteriori autorizzazioni dopo i sei mesi di presentazione delle domande, grazie ai nuovi stanziamenti del Cipe, ma in quel caso il legislatore è intervenuto per rivedere i tempi di attuazione dell’intervento agevolato con 2004. Dal momento che con il “milleproroghe” questa “attenzione” non è stata usata, chi ha ricevuto l’autorizzazione a novembre 2006, e non ha realizzato il 205 minimo di spesa entro fine anno, è decaduto dall’agevolazione.

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