Bonus mamme: estensione alle madri assunte con contratti a termine

Pubblicato il 05 luglio 2024

Si parla ancora di bonus mamme.

E’ del 3 luglio 2024 infatti la risposta del sottosegretario Claudio Duringon all’interrogazione presentata il 5 febbraio 2024 dalla deputata Procopio in ordine all’estensione del beneficio alle lavoratrici a tempo determinato.

Prima di entrare nel merito, diamo un breve sguardo a tale incentivo.

Bonus mamme: cos’è e a chi spetta

Cos’è

Introdotta dai commi 181 e 182 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024), la decontribuzione per le lavoratrici madri è un’agevolazione pensata dal Governo a sostegno della natalità.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 è riconosciuto infatti un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

Per l’anno 2024, in via sperimentale, l’esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici madri di 2 figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

A chi spetta

Più nel dettaglio, la decontribuzione si applica:

L’ambito soggettivo di applicazione della misura, come accennato, è ristretto alle lavoratrici madri, pubbliche e private, anche agricole, titolari di rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato anche se in part-time, instaurati e da instaurare nel periodo di operatività dell’esonero.

Sono pertanto ammesse le lavoratrici con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, rapporti di apprendistato, le lavoratrici i cui rapporti di lavoro siano stati convertiti da determinato a indeterminato, le socie lavoratrici in cooperative di lavoro.

I contenuti dell’interrogazione

Nel corso dell’Interrogazione sono stati manifestati dubbi e incertezze sui reali benefici apportati dal bonus mamme in un’ottica di incentivazione della natalità.

In particolare, sono stati individuati i seguenti punti deboli riferiti all’ambito di applicazione:

Si tratta dunque, sostiene la deputata Procopio, di una platea assolutamente inadeguata, che esclude le madri di un solo figlio (anche se disabile), le lavoratrici domestiche, quelle a tempo determinato, le libere professioniste, le disoccupate e le collaboratrici occasionali.

La risposta

Nella risposta scritta del 3 luglio 2024, il sottosegretario Duringon rappresenta che il Ministero del lavoro ha svolto un'approfondita istruttoria coinvolgendo gli uffici tecnici dell'Inps.

Ebbene, sulla base delle evidenze statistiche dei primi mesi dell'anno, le lavoratrici beneficiarie del bonus mamma sono state circa 550.000, pari a circa il 75% della platea potenzialmente interessata; il numero complessivo delle lavoratrici beneficiarie è peraltro destinato a crescere per effetto di un aumento fisiologico nel tempo dell'avvio della nuova misura e dell'ingresso di nuove lavoratrici nel corso dell'anno.

Con riferimento alle modalità operative di fruizione del bonus mamme, viene ricordato quanto illustrato dall’Inps con la circolare n. 27 del 31 gennaio 2024 in tema di comunicazione da parte delle lavoratrici al datore di lavoro dei dati relativi ai figli attraverso l'apposita utility.

Dal mese di marzo 2024 i datori di lavoro pubblici sono inoltre stati messi nella condizione di poter esporre lo sgravio già nel flusso di denuncia del mese di febbraio, potendo altresì, in tale medesima denuncia, comunicare anche le lavoratrici aventi diritto al bonus con decorrenza gennaio 2024.

Inoltre, è stata prevista dall'Istituto la possibilità, con riferimento alle denunce contributive dei mesi di marzo, aprile e maggio 2024, di dichiarate e recuperare anche gli eventuali bonus relativi ai mesi di gennaio e di febbraio 2024.

Invece, per le lavoratrici del settore pubblico, il sottosegretario chiarisce che l'esonero dalla contribuzione è stato applicato a partite dal cedolino della rata di maggio e gli arretrati per il periodo gennaio-aprile 2024 sono stati liquidati con l'emissione urgente su un secondo cedolino.

Estensione alle lavoratrici a termine

Per quanto riguarda, infine la possibilità di estendere la platea dei beneficiari, il Governo sta valutando la possibilità di estendere anche alle madri assunte con contratti di lavoro a tempo determinato coinvolgendo tutti gli attori istituzionali coinvolti, considerato che un intervento in questa direzione necessita della relativa copertura finanziaria e deve avvenire nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

FAQ

1. Cos’è il Bonus Mamme? Si tratta di un'agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 181 e 182 della legge 30 dicembre 2023, n. 213) per sostenere la natalità. Consiste in un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con figli.

2. Qual è il periodo di validità del Bonus Mamme? Il Bonus è valido per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 per le madri con 3 o più figli e dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 per le madri con 2 figli.

3. Chi può beneficiare del Bonus Mamme? Possono beneficiare del Bonus Mamme le lavoratrici madri, sia pubbliche che private, con un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, incluso il part-time. Sono incluse anche le lavoratrici agricole, quelle con contratti di apprendistato e le socie lavoratrici in cooperative di lavoro.

4. Quali sono i requisiti per accedere al Bonus Mamme?

5. Il Bonus Mamme è esteso alle lavoratrici con contratto a tempo determinato? Attualmente, il Bonus Mamme è riservato alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, il Governo sta valutando la possibilità di estenderlo anche alle madri con contratti a tempo determinato, tenendo conto delle necessarie coperture finanziarie.

6. Quali lavoratrici sono escluse dal Bonus Mamme? Sono escluse dal beneficio le madri con un solo figlio, le lavoratrici domestiche, le libere professioniste, le disoccupate e le collaboratrici occasionali.

7. Come possono le lavoratrici madri usufruire del Bonus Mamme? Le lavoratrici devono comunicare al datore di lavoro i dati relativi ai figli attraverso l’apposita utility fornita dall'INPS. I datori di lavoro possono poi applicare lo sgravio contributivo nelle denunce contributive mensili.

8. Quando è operativo il Bonus Mamme? Il Bonus Mamme è operativo dal 1° gennaio 2024. I datori di lavoro pubblici possono esporre lo sgravio nel flusso di denuncia a partire dal mese di febbraio 2024. Gli arretrati per i mesi di gennaio e febbraio 2024 possono essere recuperati nelle denunce contributive dei mesi successivi.

9. Quante lavoratrici hanno beneficiato del Bonus Mamme fino ad ora? Nei primi mesi del 2024, circa 550.000 lavoratrici hanno beneficiato del Bonus Mamme, pari a circa il 75% della platea potenzialmente interessata.

10. Dove posso trovare ulteriori informazioni sul Bonus Mamme? Ulteriori informazioni sono disponibili nella circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024 e presso gli uffici del Ministero del Lavoro.

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