La Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021) ha prorogato al 2023 l’agevolazione cosiddetta “Bonus acqua potabile” inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022.
Si ricorda brevemente che per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a
Per richiedere il Bonus 2023, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
ATTENZIONE: Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. Dunque, solo pagamenti tracciabili.
L’Agenzia delle Entrate ha riaperto il canale telematico per l’invio delle domande.
Infatti, l’ammontare delle spese agevolabili va comunicato al Fisco tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.
Una volta entrati nell’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.
SCADENZA: Pertanto, dal 1° febbraio 2023 e fino alla fine del mese, i beneficiari del bonus “acqua potabile” hanno la possibilità di prenotare l’agevolazione per le spese sostenute nel 2022 in relazione all’acquisto di sistemi adatti a migliorare la qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti di case e aziende.
Il modello di comunicazione aggiornato al 20 gennaio 2023 può essere tramesso tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito delle Entrate o i canali telematici dell’Agenzia.
Una volta inviata la comunicazione e ricevuto il via libera alla fruizione dell’agevolazione, i beneficiari potranno spendere il bonus in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo dell’incentivo.
Infine, si ricorda che le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
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