E' stata pubblicata, sul supplemento ordinario n. 57 della “Gazzetta Ufficiale” n. 297 del 21 dicembre 2016, la Legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016, n. 232 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”).
Tra le novità più interessanti l’ampliamento ai benefit ex articolo 51, comma 4, del Tuir, tassati ordinariamente, come le auto a uso promiscuo, prestiti ai dipendenti, immobili ad uso foresteria, trasporto ferroviario, per la fruizione sostitutiva dei premi di risultato che, entro determinati limiti, rientrano nella tassazione con aliquota del 10%: dunque, il dipendente sconterà con i premi di risultato il valore del benefit.
Il nuovo regime di cassa in vigore dal 1° gennaio 2017 per le imprese individuali e società di persone in contabilità semplificata, costituisce “l’ennesimo esempio di una misura che si intende far passare come favorevole alle imprese e rispondenti alle loro esigenze, sapendo benissimo che ciò non è affatto vero per tutti”, ad affermarlo, in una nota, il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel, che chiede una modifica della norma.
Il nodo sta nel fatto che, per la Legge di Bilancio, la scelta di aderire fa scattare l’automatica adozione del principio di cassa, in luogo di quello di competenza, nella determinazione del reddito.
“Sia, infatti, che decidano di entrare nel nuovo regime di cassa sia che scelgano, per evitare l’automatismo previsto, di optare per il regime ordinario, gli adempimenti contabili – continua Cuchel - sono destinati ad intensificarsi”.
L'ANC chiede che il principio di cassa diventi “unicamente un’opzione possibile” e non “scelta” obbligata.
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