La Banca d’Italia ha predisposto un documento, il Quaderno n. 65, nel quale vengono prese in rassegna alcune delle disposizioni introdotte nel nostro ordinamento dal 1° luglio 2009, a seguito dell’entrata in vigore del Dl 78/2009. In particolare, si esaminano le norme tributarie contenute nel Tuir in materia di fiscalità internazionale e se ne valuta la loro evoluzione nel corso del tempo. L’attenzione viene posta sulle nuove norme di contrasto agli abusi in materia di fiscalità internazionale e al loro possibile conflitto con le disposizioni comunitarie sulla libertà di stabilimento. Si osserva come richiamando le indicazioni di matrice comunitaria fatte propria anche dalla prassi dell’agenzia delle Entrate, per la disapplicazione della disciplina Cfc non è più sufficiente la semplice disponibilità di una struttura organizzativa all’estero, essendo invece necessario un effettivo radicamento sul territorio, in modo da partecipare in maniera stabile e continuativa alla vita economica dello Stato estero. Previsioni specifiche sono, però, stabilite per le attività bancarie, finanziarie e assicurative.
Roberta Moscioni
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