Pubblicato il 05 maggio 2005
Con 165 voti favorevoli, 112 contrari ed un astenuto il Senato ha posto ieri la fiducia all'Esecutivo sul maxiemendamento al Dl competitività. Mentre si votava sulla fiducia, il ministro della Giustizia Castelli ed il ministro per i Rapporti con il Parlamento Giovanardi hanno letto ai giornalisti un comunicato nel quale sottolineavano che l'Esecutivo si sarebbe impegnato al ripristino di pene severe ed adeguate per il reato della bancarotta al momento della redazione del decreto delegato. Una chiara volontà di fare marcia indietro sul tema più caldo del decreto, che tuttavia sarà difficile far combaciare con una delega estremamente vincolante. Nel maxiemendamento sono coinvolti dalla delega sul diritto fallimentare i protagonisti della procedura, partendo dall'imprenditore, che potrà comunque esercitare l'esdebitazione, liberandosi dai debiti residui se avrà dimostrato un atteggiamento collaborativo durante la procedura fallimentare. La delega sul fallimento prevede anche l'ampliamento delle competenze del comitato dei creditori, che parteciperà con maggiore vigore alla gestione della crisi dell'impresa. Essa porta poi un'ulteriore novità, costituita dall'inclusione, tra i legittimati alla carica di curatore, degli studi professionali associati, delle società tra professionisti e di quanti dispongano di capacità di gestione imprenditoriale. Il maxiemendamento riscrive, inoltre, le regole ospitate dal Libro terzo del Codice di procedura civile, relativo alle esecuzioni forzate. Le novità partono dalla notifica del titolo esecutivo: quando ci si avvale di una sentenza, la notifica non va eseguita al solo legale del perdente ma anche, ora, personalmente all'interessato. Nel Dl votato ieri dal Senato della Repubblica anche il diritto delle successioni ha segnato una svolta: il legittimario leso nei propri diritti o diseredato, appena esperita vittoriosamente l'azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive, qualora non riesca a soddisfare i suoi crediti nel patrimonio del donatario, dell'erede o del legatario, potrà agire in "restituzione" per soddisfarsi sui beni donati verso ogni nuovo proprietario. Infine, è spuntata a sorpresa nel maxiemendamento (articolo 13-ter) la sospensione da maggio ad agosto dei versamenti dovuti da lavoratori autonomi e dipendenti delle aziende agricole. Le scadenze per i contributi slittano, per effetto di questa inaspettata disposizione, al 20 dicembre 2005. Il testo del provvedimento sullo sviluppo viaggia ora verso la commissione Bilancio della Camera dei deputati, dove sarà esaminato in tempi veloci perché l'approvazione finale arrivi prima della scadenza del Decreto, il prossimo 15 maggio.
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