Prelievi Bancomat anomali Banca risarcisce

Pubblicato il 05 agosto 2016

Lo smarrimento del bancomat viene segnalato in ritardo? La banca deve comunque risarcire il cliente in caso di operazioni palesemente anomale.

In particolare, per valutare l’eventuale responsabilità della banca nel caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat non può essere omessa, di fronte ad un'esplicita richiesta della parte, una verifica dell'adozione da parte dell'istituto di credito delle misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni.

E ciò anche nel caso di intempestiva denuncia dell'avvenuta sottrazione o di contrarie previsioni regolamentari.

La diligenza posta a carico del professionista ha, difatti, natura tecnica e va valutata tenendo presenti i rischi tipici della sfera professionale di riferimento, assumendo come parametro la figura dell'accorto banchiere.

Responsabilità per mancato controllo andamento conto

Sono questi gli assunti ribaditi dalla Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 16333 depositata il 4 agosto 2016 e con la quale è stata ribaltata, con rinvio, la decisione di merito di rigetto delle istanze risarcitorie delle titolari di una carta bancomat nei confronti della banca di riferimento.

Nel dettaglio, le ricorrenti avevano proposto domanda di risarcimento del danno contro l’istituto di credito di cui erano correntiste per abusivi prelevamenti con la loro carta bancomat, il cui smarrimento era stato, tuttavia, segnalato solo tardivamente.

I giudici di legittimità hanno rilevato la non correttezza della decisione, sul punto, della Corte di appello ritenendo necessario un nuovo esame della vicenda che tenga conto del titolo di corresponsabilità della banca per non aver controllato l’andamento del conto e tempestivamente attivato le opportune cautele.

Ciò al fine di evitare l’uso indebito della carta da parte di soggetti non abilitati, che appariva, a ben vedere, palese dall’anomalia delle operazioni effettuate, sia per numero che per importo.

Questo – ha concluso la Prima sezione civile - anche tenendo in considerazione la circostanza dedotta dalle correntiste ed ossia che solo dopo l’episodio per cui era causa la banca aveva introdotto il limite mensile dei prelievi, limite che avrebbe potuto certamente contenere la perdita da loro subita.

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